Le grotte vulcaniche dell’Etna: quali sono e come visitarle

Il Monte Etna, patrimonio mondiale dell’UNESCO, con i suoi 3357 m di altezza è il vulcano attivo più alto di Europa, il che potrebbe bastare già di per sé a spiegare perché questo luogo sia così speciale e differente da qualunque altro rilievo montuoso.

L’unicità dell’Etna, però, non risiede soltanto nel suo essere un vulcano attivo o nell’altezza massima raggiunta dalla sua vetta.

Sul vulcano, infatti, proliferano specie animali e vegetali in gran quantità, con caratteristiche peculiari di un ambiente vulcanico e una varietà difficile da stabilire con esattezza. Tra specie endemiche ed esemplari di rara bellezza, il Parco dell’Etna, la montagna stessa e il comprensorio circostante si fanno custodi di un patrimonio di biodiversità di inestimabile valore, unico in tutta la penisola.

Una ricchezza e una diversità che caratterizzano anche l’aspetto stesso del vulcano, dove le zone boschive, un po’ all’improvviso, cedono il passo a veri e propri deserti vulcanici – aree in cui la vegetazione non ha modo di svilupparsi –, passando per piante di ginestra, sentieri di roccia, crateri e, sparse un po’ ovunque, diverse grotte vulcaniche.

Se vi state chiedendo cosa sono, dove si trovano e se è possibile visitare le grotte vulcaniche dell’Etna, vi raccontiamo tutto in questo articolo.

Come nasce una grotta lavica

Innanzitutto, cosa è e come si forma una grotta vulcanica? Le grotte vulcaniche, o grotte laviche, sono delle vere e proprie grotte sotterranee che si originano a seguito di un’attività eruttiva, come risultato del raffreddamento di una colata lavica.

Durante il processo di formazione di queste grotte, insomma, una volta venuta a contatto con l’aria, la lava si raffredda e solidifica, dando origine alla parete esterna della cavità. All’interno, invece, la lava continua a scorrere, fino a defluire completamente e creare un tunnel sotterraneo a seguito dello svuotamento completo della colata lavica. Tale processo è anche noto come “ingrottamento della lava”.

Le grotte laviche possono presentarsi con aspetto, estensione e lunghezza molto variabili a seconda dei casi, ma tutte presentano un tetto e un pavimento. Non è infrequente, poi, che nello spazio che separa questi due elementi possano formarsi delle particolari stalattiti a causa di processi di rifusione e “gocciolamento” della lava dal tetto.

Le più belle Grotte Laviche sull’Etna

Sul Monte Etna sono moltissime le grotte laviche presenti, circa 250 solo tra quelle regolarmente censite. Varcare il loro ingresso è sempre un momento emozionante: questi archi di roccia rappresentano quasi una soglia verso un mondo nuovo, diverso, fatto di roccia, penombra e forme irregolari.

Se desiderate visitarne qualcuna, ecco un elenco delle grotte vulcaniche più suggestive disseminate sul Monte Etna:

  • Grotta dei Lamponi
  • Grotta del Gelo
  • Grotta della Neve (o dei Ladroni)
  • Grotta delle Femmine
  • Grotta dei Tre Livelli
  • Grotta dei Rotoli
  • Grotta dei Faggi
  • Grotta di Monpeluso

Le grotte in elenco sono collocate sui versanti Nord e Sud dell’Etna ma, come detto, rappresentano solo un piccolo campione tra le centinaia di grotte laviche presenti sul vulcano.

Alcune di esse raccontano storie affascinanti, dove la leggenda e il pragmatismo della vita quotidiana si incontrano e fondono insieme.

La Grotta dei Ladroni

La Grotta dei Ladroni (una delle più suggestive), che noi visitiamo durante il nostro classico tour di mezza giornata sull’Etna, ad esempio, deve il suo nome a una leggenda secondo cui l’interno di questa cavità veniva utilizzato da parte di un gruppo di banditi della zona dopo aver compiuto le loro scorribande, spesso infruttuose. Ad alimentare le voci e la leggenda potrebbe aver contribuito la presenza di due diversi tunnel di ingresso alla grotta, uno dei quali sarebbe stato, secondo il folklore popolare, un utilissimo alleato in caso di fughe improvvise e obbligate.

La seconda via di accesso alla grotta si è dimostrata effettivamente utile a molti uomini nel corso del tempo, ma per ragioni diverse. Questa grotta, al pari di molte altre, è stata infatti a lungo utilizzata come neviera al fine di raccogliere e immagazzinare al suo interno la neve che poi sarebbe stata utilizzata durante la bella stagione per raffreddare cibi e bevande. In questa prospettiva, con numerosi viaggi da affrontare, un collegamento in più verso l’esterno avrebbe fatto sicuramente comodo, oltre a garantire una maggiore sicurezza agli uomini impegnati nelle faticose operazioni di trasporto.

Escursioni alle grotte dell’Etna: con o senza guida?

Accedere alle grotte laviche dell’Etna e visitarle è, in genere, un’operazione semplice. Alcune di queste grotte possono essere esplorate anche in autonomia, a patto di avere con sé l’attrezzatura adeguata allo scopo.

Per questa ragione vi sconsigliamo il fai da te e vi suggeriamo di affidarvi sempre e comunque ad una guida esperta, a una persona che possa accompagnarvi all’avventura fornendovi tutti gli strumenti necessari, sia a livello di attrezzatura che di conoscenze.

Nell’organizzare i nostri tour la sicurezza è sempre un imperativo. Che si tratti di un’escursione tra i crateri sommitali dell’Etna, di organizzare un giro in mountain bike tra i suoi spettacolari sentieri immersi nel bosco o di avventurarsi tra i tunnel sotterranei del vulcano, caschetti, lampade da speleologi e tutta l’attrezzatura tecnica necessaria per dedicarci all’attività prescelta saranno messi a vostra disposizione e inclusi nel prezzo del pacchetto.

Pronti a scoprire l’Etna con MrExcursions? Viviamo insieme la prossima avventura!

 

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